Che cosa sono i TRIGGERS ASMR
In un articolo precedente, ho riportato il significato dell’acronimo “ASMR”,ma...
Ciao Splendori, bentornati nel nostro sito dedicato al rilassamento e all’ASMR.
In un articolo precedente, ho riportato il significato dell’acronimo “ASMR”, ma adesso concentreremo la nostra attenzione sugli stimoli che ci permettono di vivere questa interessante esperienza di piacevoli brividi e rilassamento, caratteristica dell’ASMR.
Gli stimoli ai quali siamo sottoposti si chiamano triggers, i quali possono essere categorizzati in differenti tipologie, in grado di attivare il nostro sistema nervoso, donandoci una piacevole sensazione di formicolio, tingles, al cuoio capelluto, lungo la parte alta della schiena o sulle spalle, derivata da uno stato di completo rilassamento mentale di chi la sperimenta.
Come dicevo, esistono differenti tipologie di triggers, che possono attivare il nostro cervello sia per via visiva, che sonora. Nonostante i fruitori di video ASMR, possano essere stimolati dagli stessi identici triggers, è opportuno sottolineare che gli stimoli in grado di attivare dei potenziali d’azione a livello neuronale, sono puramente soggettivi e di conseguenza esistono delle differenze interindividuali, che creano delle preferenze per una categoria di trigger, piuttosto che per un’altra.
Riporto testualmente, dall’interessante tesi stilata da ” Michael Taroni ”, le 2 categorie principali di stimoli a cui possiamo essere sottoposti: Trigger Tipo A e Tipo B.
• Tipo A – Spontaneo: Questo tipo di trigger viene generato per via interna, senza la presenza di uno stimolo esterno che attivi l’esperienza. Questo include il ricordare (o immaginare) una scena particolarmente significativa per la persona, ma può anche essere scatenato da attività rilassanti come la meditazione, respirazione controllata, ecc. In ultimo, il Tipo A include anche quelle esperienze attivate da stimoli non presenti in quel dato istante, oppure la cui percezione non è sicura.
• Tipo B – Non Spontaneo: Questo tipo di trigger viene generato per via esterna, attivato quindi da uno stimolo oggettivo presente nel mondo intorno a noi. Questa categoria include suoni e immagini di tutti i giorni (una persona che parla a bassa voce, un taglio di capelli dal barbiere, il rumore di una persona che tamburella le dita sul banco), ma anche materiale video\audio\scritto che un soggetto può usare per elicitare volontariamente l’attivazione dei Tingles.
Per categorizzare ulteriormente I triggers, possiamo riferirci ad essi come parte di tre specifiche tipologie di sensi che vanno a stimolare: • Audio: Include rumori prodotti da riproduzioni vocali (Es: Soft Spoken), orali (Es: Chewing) o da parte di oggetti (Es: Scratching\Tapping) • Visuali: Include il contatto visivo tra gli utenti, insieme all’osservare movimenti lenti e ripetitivi. • Tattile: Include massaggi, esami fisici, coccole, ecc…
Come si può notare, gli stimoli in grado di attivare il nostro sistema nervoso, provocandoci ASMR, o semplicemente regalandoci dei momenti di rilassamento, sono tantissimi. Consiglio a chi non ha mai sperimentato questo fenomeno, di concedersi dei momenti per trovare i propri triggers, che potranno nella maggior parte dei casi aiutare a superare momenti di stress e insonnia.
Grazie per l’attenzione e buon rilassamento 😉
*per questo articolo ho preso spunto dalla tesi di Michael Taroni (Michael Taroni – Student. Linkedin), intitolata ”Un’analisi di come matite, fogli e sussurri possano aiutarci a vivere meglio”